Trattare i nei (nevi) col laser (Per professionisti) (Italiano)

• Una richiesta molto frequente è quella di rimuovere i nei per ragioni estetiche soprattutto nelle zone più visibili come il viso. Inoltre, in alcune culture (in quella cinese, ad esempio), la presenza di nei sul viso è un segno di sfortuna.
• Il trattamento consiste nella rimozione della lesione con un bisturi (escissione) e nella sua analisi al microscopio (esame istologico o anatomopatologico). Questa analisi è fatta per verificare che il neo rimosso sia benigno.

Ma cosa succede se i nei indesiderabili sono molti?

• In effetti rimuovere ciascuna lesione con un bisturi comporta la formazione inevitabile di una cicatrice. Questa cicatrice è più o meno grande in funzione della dimensione e della posizione dell’incisione, e della capacità di ciascuno di cicatrizzare.
• C’è la moda di fare estetica ad ogni costo, infatti alcuni dermatologi e non dermatologi offrono trattamenti distruttori di queste lesioni melanocitarie (Nd-YAG, CO2 …)
• La distruzione di queste lesioni non analizzate causa la distruzione del pigmento (come per esempio con il laser pigmentale Nd-YAG 532nm) ma non necessariamente delle cellule maligne che potrebbero essere presenti.
• Si perde la possibilità di rilevare le lesioni potenzialmente maligne (melanomi) agi stadi precoci ed il paziente può ritrovarsi qualche anno dopo con delle metastasi.
• Il sottoporsi a questo trattamento richiede una piena consapevolezza del rischio potenziale che tale trattamento può avere. Il medico che esegue questo trattamento ha l’obbligo di informare il paziente dei rischi potenzialmente enormi, senza contare la questione etica e deontologica di proporre un tale trattamento.
• I pazienti che effettuano questo trattamento dovrebbero almeno far controllare tutti i nei da rimuovere al * videomicroscopio senza il quale permane un margine di errore. Tuttavia secondo la nostra esperienza, i pazienti asiatici sviluppano pochi melanomi ed il rischio, anche se mai nullo, resta basso.

* Forse in pochi anni, la microscopia confocale permetterà un’analisi istologica in vivo affidabile.

Questi consigli sono forniti a solo scopo informativo. Essi non sostituiscono in nessun caso le decisioni diagnostiche e terapeutiche effettuate da un dermatologo o medico esperto nel trattamento delle malattie della pelle.

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